La certezza di lavorare o comunque di trovare un'occupazione stabile sembra essere ormai una flebile speranza.
"Perdere" e "Trovare" il famoso lavoro è un binomio sempre più accentuato diviso da intervalli sempre maggiori.
Ma se l'incertezza del lavoro è in continuo aumento, come farne da necessità virtù?
L'importante è fare il primo passo. Sapere ed accettare che occorre svestire i panni del dipendente a tempo pieno e indeterminato.
Sempre più aziende non vedono l'alba dell'anno seguente. Perchè ostinarsi allora a sentirsi menomati, svantaggiati, categoria sventurata se si appartiene a quello definito "altro mondo del lavoro", quello del "precario", del "collaboratore a progetto", "a tempo determinato".
Perchè allora non cambiare mentalità?
Iniziamo a perdere il concetto di Tempo.
Anzichè essere comparse del Lavoro a Tempo Determinato,
perchè non diventare Protagonisti del Lavoro Determinato?
Perdere-Trovare, è questa l'attuale formula del Lavoro.
"Cambiare", questa società ci obbliga a cambiare sempre.
Sapersi reinventare è la chiave dell'attuale successo.
Saper prevedere le necessità degli altri ed anticiparne le richieste.
Saper prepararsi per la nuova sfida giorno dopo giorno.
Anche quando hai un mutuo da pagare, una famiglia che conta sul tuo aiuto economico,
sul tuo supporto morale.
Perchè lasciarsi abbattere? Almeno non senza combattere!
Cambiare opinione su se stessi è la giusta direzione.
Cambiare opinione sul proprio lavoro, sulle proprie necessità,
sulle proprie aspirazioni, sulle capacità individuali.
Emergeranno alcune concrete realtà.
Facendo un pò di pulizia, rimarrà ciò che conta per noi veramente,
a cosa vogliamo tendere, a cosa vogliamo arrivare,
caparbiamente conquistare a costo di dedicare parte della nostra vita pur di ottenerlo.
Fa parte del gioco ricevere delle sconfitte, magari sembreranno punizioni eccessive,
ma sono solo test del sistema.
Veniamo puniti, schiaffeggiati, derisi solo per saggiare il nostro carattere.
Per vedere la nostra reazione di fronte alle difficoltà.
Ci se deve allenare, a testa bassa si, ma con la consapevolezza di essere un atleta che si allena per la vittoria.
Il premio? Una vita piena di gioie, successi, anche felicità ma tutto ad intervalli, alcuni poco piacevoli, ma altri carichi, ricchi di soddisfazioni. Anche economiche.
Come mettere tutto in pratica per trovare lavoro e realizzare se stessi?
Sarà il tema di un altro articolo.
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